
La pet therapy è una pratica sempre più diffusa nel supporto agli anziani, con effetti positivi sul piano emotivo, psicologico e fisico. Questo approccio terapeutico prevede l’interazione tra le persone e animali specificamente addestrati, come cani, gatti, cavalli e persino conigli, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e alleviare alcuni disturbi legati all’età.
Scoprire il funzionamento della pet therapy, i suoi benefici e come inserirla nelle attività quotidiane può essere un valido aiuto per chi assiste persone anziane.
Come funziona la pet therapy e a chi è rivolta
La pet therapy non si limita alla semplice compagnia di un animale domestico, ma si basa su veri e propri interventi assistiti con animali (IAA), gestiti da professionisti del settore. Esistono diverse tipologie di pet therapy:
- Attività assistita con animali (AAA): incontri informali per stimolare il benessere emotivo e sociale.
- Educazione assistita con animali (EAA): percorsi educativi che migliorano l’apprendimento e l’interazione sociale.
- Terapia assistita con animali (TAA): interventi specifici in ambito medico e psicologico per supportare persone con determinate condizioni di salute.
Questi programmi sono particolarmente utili per anziani che soffrono di solitudine, stress, demenza senile o malattie croniche, offrendo loro un contatto emozionale e stimolante con gli animali.
I benefici della pet therapy nella salute degli anziani
effetti positivi sulla mente e sulle emozioni
- Riduzione dello stress e dell’ansia grazie alla presenza rassicurante degli animali.
- Stimolazione della produzione di endorfine e ossitocina, ormoni del benessere che migliorano l’umore.
- Aiuto nella gestione della depressione e della solitudine, grazie alla compagnia costante di un animale.
miglioramento della salute fisica
- Incoraggiamento al movimento, soprattutto nelle attività con cani o cavalli.
- Regolazione della pressione sanguigna e miglioramento della circolazione.
- Maggiore stimolo nelle capacità motorie e cognitive, in particolare nei pazienti con malattie neurologiche.
rafforzamento delle capacità sociali e cognitive
- Incentivo alla comunicazione e alla socializzazione con altre persone.
- Miglioramento della memoria e delle funzioni cognitive grazie alle attività strutturate.
- Aumento dell’autostima e del senso di responsabilità.
Quali animali vengono utilizzati nella pet therapy
La pet therapy si avvale di diversi animali, scelti in base alle esigenze e agli obiettivi terapeutici:
- Cani → adatti a favorire l’interazione e il contatto fisico, aiutano nei problemi di ansia e isolamento.
- Gatti → ideali per anziani con mobilità ridotta, grazie alla loro presenza calmante.
- Cavalli (ippoterapia) → utilizzati per migliorare la postura, l’equilibrio e la coordinazione motoria.
- Conigli e altri piccoli animali → ottimi per la stimolazione sensoriale e il contatto dolce.
Ogni animale viene scelto in base alle necessità del paziente, affinché l’esperienza sia positiva e realmente benefica.
Dove trovare programmi di pet therapy per anziani
In Italia, sempre più strutture e associazioni propongono programmi di pet therapy per anziani, sia in contesti ospedalieri che in strutture residenziali e assistenziali. Alcuni enti offrono anche sedute domiciliari, per chi desidera usufruire di questa terapia restando a casa.
Per chi cerca un supporto più ampio nella cura degli anziani, Assistenza Anziani Felici offre soluzioni personalizzate per il benessere e la qualità della vita nella quotidianità.
Conclusione: la pet therapy come strumento di benessere
La pet therapy rappresenta un valido aiuto per migliorare il benessere fisico ed emotivo degli anziani. Grazie al supporto degli animali, è possibile ridurre lo stress, migliorare la salute cardiovascolare e incentivare l’interazione sociale.
Per approfondire i benefici e le applicazioni della pet therapy, è possibile consultare le informazioni fornite dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, uno dei principali enti italiani che si occupano di interventi assistiti con animali.